Noma Project
Nomadic School of Clown
Chi siamo
Noma Project nasce dall'unione di tre personalità di varie discipline artistiche (teatro, circo contemporaneo, musica, poesia, danza, pittura) raccolte da un interesse comune intorno alla figura del pagliaccio, sia a livello artistico che nelle sue applicazioni a sviluppo e supporto personale e / o sociale.
Chi è il clown?
Per noi il clown è più di uno stile teatrale, più di un naso rosso o di un make-up, per noi è una filosofia, un stile di vita.
Una visione che guarda al lato autentico dell'essere accettando di esso luci e ombre e utilizzando questi per approfondire la personalità a tutti i livelli della vita e della scena.
Il clown è un grande strumento di trasformazione personale e sociale ed è così che lo sviluppiamo e lo viviamo nella nostra vita. Solo nella vulnerabilità, nel fallimento e nella sperimentazione del mondo con gli occhi del bambino, ci permettiamo di essere reali e trasparenti.
Il suo approccio alla vita ci offre valori totalmente discordante con i valori predominanti nel nostro periodo storico. Il suo mondo esalta l'appartenenza all'essere umano come forme di apprendimento di base nella sua naturalezza e semplicità.
La grande forza di questa figura archetipica aiuta le persone a svilupparsi interiormente, ad accettarsi e amarsi, a guardarsi dentro per prendersi cura di se stessi.
Un'esperienza all'interno delle emozioni più recondite per scardinare le memorie corporali imposte dalla storia, dalla cultura, dalla società, dalla famiglia, dal nostro vissuto.
E' sulla base di queste idee che prende forma la nostra proposta per migliorare il mondo e noi stessi: laboratori di arte creativa, per aiutarci a facilitare i processi di comunicazione tra se e con gli altri.
Il nostro team
Marco Vignone
Manuel Lopez Herrera
Luca Savino
“Cuando una persona se auto-descubre con sus propios rasgos repetitivos, tontos y automáticos, comienza a percibirse como un verdadero idiota. En este momento aparece un estado de bienestar, calma y auto-aceptación. Algo así como el comienzo de una sabiduría propia, que siempre estuvo ahí”.
- Claudio Naranjo.